Tattica di regata – la Partenza migliore – lezione 1
TATTICA DI REGATA – LEZIONE 1 – LA PARTENZA
Come effettuare la migliore partenza in regata, lezione 1: regata a bastone, boe, barca giuria, lay line, direzione del vento
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Introduzione – Cenni storici sulla Regata
La regata, è un gioco che nacque tempo fa tra 2 ragazzi polinesiani, Harègh e Hata, che facevano a gara, con le loro piroghe a vela lanciate nell’atollo, a chi arrivava primo al reef dove pescare il pasto del giorno.
Era chiaramente una gara tra scansafatiche, che mentre tutto il villaggio era al lavoro già dalle prime luci del giorno, si trastullavano intorno alle loro piroghe per migliorarle e raggiungere la vittoria del giorno.
Del pesce non poteva importargli di meno!
Tutti sappiamo però che è così che nasce il progresso scientifico, chi ha troppo da lavorare non ha molto tempo per fare ricerca e migliorare i propri mezzi!
Tant’è, gli sfaccendati contribuirono decisivamente all’evoluzione della nautica.
Un giorno, mentre partivano per il reef, trovarono un grosso tronco nell’acqua catapultato dall’ultima ‘bomba d’acqua’ del periodo (il meteo già allora faceva i capricci, ogni tanto…), ed ebbero la superlativa idea di girargli intorno un paio di volte ( che ci arriviamo a fare fino agli scogli, rischiando di graffiare le nostre belle piroghe??? disse il primo, “Tanto sono già in molti a pescare, oggi” disse il secondo!), e idearono un percorso A BASTONE, in cui il bastone, o il tronco, venne sostituito da 2 noci di cocco ancorate al fondo.
Ora, alle gare tra Harègh e Hata assistevano altri ragazzi sfaticati del villaggio, che non avendo una piroga e non avendo nessuna intenzione di costruirsene una, si proposero come arbitri delle gare, formando una specie di giuria delle gare.
Non solo, visto che girare semplicemente intorno a 2 boe diventò presto un pò noioso, si proposero, oltre che come arbitri, pur di sfuggire al duro lavoro del pescatore, come ideatori di nuove regole per rendere le gare più complesse e divertenti: nacque così il Comitato di Harègh e Hata!
Una regola tira l’altra, ben presto nacque un complicatissimo ed inestricabile, ancor oggi, regolamento, inaccessibile alle più fulgide menti del pianeta, che fu fonte di interminabili litigi e discussioni tra i 2 contendenti.
Come avrete intuito, ben presto il perfido popolo invasore degli Occidentali, ad iniziare dagli Spagnoli e quindi dagli Inglesi, si impossessò di questo interessante meccanismo portandolo nella marineria Europea come se fosse una loro invenzione, ma ne mantennero almeno il nome che è pervenuto fino a noi leggermente modificato: la gara tra 2 o più barche, dal nome dei suoi ideatori, venne così chiamata REGATA, con il suo COMITATO DI REGATA e l’inaccessibile ai più regolamento conosciuto (Sconosciuto) come Regolamento Internazionale di Regata.
Il percorso più comune per le regate sotto casa è quindi conosciuto come Regata a Bastone, dove le noci di cocco sono sostituite da più appropriate boe.
Per diversi motivi…., il tempo libero oggi ce l’ hanno comunque in molti, e tutto sommato perchè non passarlo in mare in modo anche divertente dando sfogo anche a quello strato di competitività che non guasta?
Eccoci quà, è domenica e ci siamo iscritti ad una bella regata a bastone vicino casa!
Tralasciamo per ora lo studio approfondito del Regolamento e focalizziamoci su un solo aspetto, la PARTENZA!
Quella che segue è una spiegazione tecnica sugli aspetti da conoscere per cercare di partire il meglio possibile, in un gioco al quale partecipano molte barche tutte insieme, in cui c’è un comitato che delimita con delle boe un ideale bastone attorno alle quali girare e delimita, sempre con delle boe, una linea di partenza da passare non prima che sia dato il relativo segnale: facile, no??
I professionisti non ce ne vogliano…….
Avvertenza: non siamo sicuri che da qui in poi chi non ha mai visto o partecipato ad una regata riesca a comprendere quanto scritto, non ce ne vogliate, se sarete costretti ad abbandonare la lettura non ci offenderemo.
LEZIONE NUMERO UNO – La PARTENZA in REGATA – partire al meglio
ovvero
‘Ndò DEVO PARTI’????’
(scusate il romanesco, tradotto in italiano: dov’è meglio che io parta sulla linea per effettuare la migliore partenza e sperare di vincere la mia regata?)
Terminologia:
abbiamo detto che una regata a bastone è un percorso, detto Campo di Regata, che gira intorno ad un ipotetico bastone delimitato da 2 boe: una che accoppiata alla barca giuria definisce la ‘LINEA DI PARTENZA’, e una seconda che normalmente viene posta, ad inizio regata, ad una certa distanza dalla prima, esattamente CONTROVENTO (quell’esattamente dipende da quello che la giuria ha bevuto prima di salpare, e se in conseguenza di ciò al momento di misurare la direzione del vento non sia in preda al più devastante dei mal di mare).
BENE!
Ora vogliamo cercare di capire dove posizionarci sulla linea, al momento del VIA! per avere un vantaggio sugli altri concorrenti.
LAY LINE: l’andatura di bolina stretta che conduce direttamente in boa di bolina (la boa controvento), ciòè la linea ottimale per raggiungere con una sola linea ‘diritta’ la boa, che dovremo aggirare per tornare indietro.
Avrete intuito perchè la boa viene messa controvento: per impedire che una barca a vela la possa raggiungere con un solo bordo, visto che le barche a vela controvento non ci possono proprio navigare ( i motoscafi si!). E’ un modo per complicare il gioco, gli amici di Harègh e Hata erano veramente perfidi!
Supponiamo in questo caso che le 2 barche siano uguali, e che possano risalire il vento al massimo lungo delle linee corrispondenti alle 2 Lay Line.
Per gli sprovveduti, questo modo di navigare si chiama di BOLINA STRETTA, stretta perchè l’angolo tra la barca ed il vento è il più stretto possibile (vedi il corso online per principianti).
Domanda: “ma perchè le Lay Line sono 2 ?!?”
Risposta:”Perchè le vele le metto dove mi pare: a destra (dritta) per percorrere la Lay Line di sinistra, a babordo per percorrere l’altra: chiaro?!!!” (babordo non si usa, tranquilli, si può dire sinistra!).
Gli schemi che seguono dovrebbero essere comprensibili a tutti i laureati in ‘geometria navale’, gli altri facciano quel che possono.
Preghiera: non chiedeteci spiegazioni sulle basi della geometria, sugli angoli, sui triangoli isosceli e sui parappaparallellebipedi, abbiamo già sofferto abbastanza al liceo.
La DOMANDA CHE CI PONIAMO è:
visto che la linea di partenza è abbastanza lunga, HO UN VANTAGGIO se parto (ci provo..!) più sulla destra, vicino alla barca giuria, oppure più a sinistra, vicino alla boa??
La RISPOSTA è: DIPENDE!
Figura 1 – Linea di partenza regolare con vento perpendicolare
Spiegazione della figura 1
L’ipotesi di partenza è che sulla barca giuria stiano tutti abbastanza bene, e che abbiano posizionato correttamente la boa di bolina rispetto alla linea di partenza, cioè con il vento esattamente perpendicolare alla linea di partenza.
Come facciamo a saperlo??
Semplice: bussola a portata di mano, ci mettiamo sulla linea di partenza con la barca allineata ad essa, puntiamo la bussola a prua e prendiamo nota; quindi portiamo la prua della nostra barca controvento, in una zona libera da altre barche, puntiamo la bussola e riprendiamo nota. Se le 2 misure prese si discostano di circa 90 gradi la linea sarà perpendicolare.
Le barche, blu e verde, al VIA passano la linea nello stesso momento, virano e vanno verso la Lay line di dritta: qual’è partita meglio?
Possiamo verificare, anche visivamente, che, se il vento è perpendicolare alla linea di partenza, la somma dei segmenti percorsi da 2 barche che partano in 2 punti diversi della linea è sempre la stessa.
A decidere chi arriva prima saranno quindi altri fattori(eh, eh..).
Tattica di regata – REGOLA: alla domanda fondamentale della lezione: “‘Ndò devo partì???’, possiamo rispondere in questo caso , senza tema di smentita:“ma parti ‘ndò te pare!!!“, terminologia nautica comprensibile, pensiamo, ai più.
Nella figura 1 è contemplata anche l’ipotesi (linee rosse), che la boa controvento non sia piazzata ortogonalmente al centro della linea di partenza per valutarne le eventuali conseguenze: le Lay line cambiano di posizione ma la risposta al quesito iniziale è sempre la stessa (nel caso descritto in figura, in certi casi limite potrebbe non essere così, cercateli!).
Abbiamo complicato il disegno sovrapponendo le 2 ipotesi perchè altrimenti il foglio rimaneva prevalentemente bianco e immediatamente comprensibile, e non ci avremmo fatto una gran bella figura, perchè la vela deve essere Complicata.
Figura 2 – il vento non è ortogonale alla linea di partenza
Spiegazione della figura 2
Sulla barca giuria ci sono problemi, è evidente!
Il vento non è perpendicolare alla linea di partenza già prima della partenza! Non indaghiamo sulle cause.
Una barca che parta, sulla linea di partenza, più vicino al lato da dove proviene il vento, in questo caso a destra (dritta), percorrerà meno distanza rispetto ad una che parta sulla sinistra!
Senza chiamare in ballo logaritmi e derivate, lo si evince semplicemente misurando i lati percorsi dalle 2 barche:
a1=a2 – b1=b2 – avanza il tratto C: la verde dovrà percorrere una distanza in più della blu pari al segmento C, e la blu le passerà davanti.
Forza col righello e non fate domande inutili!
Ricordate che le barche possono risalire il vento al massimo con andature corrispondenti alle 2 Lay Line o a loro parallele.
Tattica di regata – REGOLA: parti dal lato da dove tira il vento!
Figura 3.1 – caso 1 – il campo è posizionato correttamente ed il vento salta dopo la partenza
Spiegazione della figura 3.1
Come sappiamo, nella realtà non c’è solo la barca giuria a decidere dei nostri destini, anche Eolo fa sempre la sua parte, e dipenderà da come si sarà alzato quella mattina.
A volte è pigro, s’appoggia al cuscino e soffia sempre nella stessa direzione, non c’è problema, siamo nel caso della figura 1 e 2.
A volte però, c’è una ninfetta che gli fa il solletico, ed ecco che girandosi o saltando sul cuscino il vento cambia di direzione! (se le cose non vanno come dovrebbero, le ninfette hanno sempre un pò di responsabilità, non si può chiedere ad Eolo di non soffrire il solletico.)
Se questo succede durante una regata, alcuni concorrenti saranno spacciati!
Infatti, se siamo partiti con Eolo che soffiava pigramente diritto sulla linea, determinando la Lay Line ‘a’, ma poi la ninfetta è intervenuta ed Eolo ora soffia da dritta rispetto a prima, che succederà alle barchette Blu e Verde?
Succederà che le nuove Lay Line ‘b’, che non sono altro che 2 linee con lo stesso angolo rispetto al vento, quello che possono percorrere le 2 barche, si saranno spostate ruotando in senso orario insieme ad Eolo.
EMBE’???
Embè, guardate le linee percorse: a1 e a2, sono state percorse con il vento iniziale, b1 e b2
dopo l’effetto della ninfetta.
Ci vuole un’equazione trigonometrica per fare la somma e decidere chi è che ha fatto più strada?
Vai col righello!
Tattica di regata – REGOLA: se il vento salterà, sarà meglio farsi trovare dal lato dove questo avverrà!
Infatti, per raggiungere questo scopo, i più consulteranno compulsivamente nei 3 giorni precedenti la regata tutti i siti meteo del pianeta, alla ricerca della risposta; gli smartphone andranno a fuoco, e, visto che i siti meteo si scopiazzano uno con l’altro per non fare figuracce (alla peggio la facciamo tutti insieme….), ma anche perchè non hanno tutti stì soldi per fare complessi calcoli matematici (i famosi ‘modelli’ non sottintendono i ‘modelli matematici’, sono proprio ‘modelli’ che dopo la sfilata vengono ingaggiati a basso costo per la previsione meteo del giorno), tutti andranno gioiosamente dalla stessa parte.
Meno uno, il solito separatista che per farsi notare va controcorrente per principio, quello che proprio ‘io, in mezzo a quel casino, non ci parto nemmeno se vi fate verdi!’, che se ne è andato quindi dall’altra parte!
Ecco, da quella parte girerà il vento, e l’ignaro vincitore della regata sarà interpellato come il più stravolgente interprete del meteo moderno ( e farà la sua fortuna perchè da quel momento, a parte la vittoria immeritata, darà il suo parere sul meteo in tutte le trasmissioni di scacchi, ma stavolta a pagamento).
Figura 3 – caso 2 – il campo è posizionato correttamente ed il vento salta dopo la partenza, ma dopo che la barca blu ha superato la Lay Line
Spiegazione della figura 3.2
Questo caso non riguarda la partenza, ma la condotta della regata.
Dovremmo essere già quindi nella lezione 2, ma consideriamolo un bonus.
C’è ancora una possibilità per tutti i polli del caso precedente che saranno partiti dalla parte sbagliata.
Quella che la ninfetta di turno dia fastidio a Eolo un pò più tardi rispetto al caso 1, mentre la barca blu sta dirigendosi direttamente sulla Lay Line 1..
Cioè, quando il nostro genio del meteo avrà oltrepassato quella che diventerà, dopo il salto di vento, la nuova Lay Line T2.
Questo vorrà dire che il suo percorso sarà un pò più lungo del dovuto, avrà fatto inutilmente della strada in più, e di questo cercheranno di approfittare i ‘polli’ assetati di vendetta.
Questi infatti vireranno esattamente sulla nuova Lay Line, mentre il blu virerà avendola oltrepassata.
Misurando il percorso a1+b1 e confrontandolo con quello a2+b2+b3, in una posizione finale più o meno equidistante dalla boa al vento, si vedrà che le distanze saranno simili.
Ma, c’è sempre un ma…, la barca blu percorrerà il secondo tratto con un angolo al vento maggiore rispetto alla barca verde, che avendolo più ‘stretto’ andrà più piano, e quindi, in questo caso, dovrebbe spuntarla comunque il genio del meteo.
Se non sapete che una barca di bolina stretta va più piano di una in bolina larga, non capisco che ci facciate su questa pagina….
Tutto dipenderà, comunque, da quanto e quando girerà il vento, e di conseguenza da quanto si sarà trovato ‘fuori campo’ il genio, nella nuova situazione.
Tattica di regata – REGOLA: se pensi che il vento girerà, stai dalla parte dove girerà il vento, ma non andare troppo, nella fase iniziale, verso la Lay Line, la potresti pagare!
Regola n.2: molto dipende dall’azione delle ninfette.
Figura 4 – stare nei ‘rifiuti’
BENE!
Ora sappiamo dove partire. Il problema è che , quando si faranno tutti furbi avendo studiato a fondo quanto qui descritto, vorranno partire tutti dalla stessa parte, e in 40 ammassati in pochi metri d’acqua si sta un pò stretti.
Il più bravo di tutti sarà sulla linea nel punto migliore al VIA, e gli altri?
Molti saranno imbottigliati in mezzo a un putiferio di gente che urla a squarciagola cercando si salvare la barca, altri dovranno aspettare con pazienza che passi la buriana per poter partire: perché?
Occorre pensare che mentre chi è davanti riceve aria ‘pulita’, chi è dietro riceve MENO aria, deviata in direzione dalle vele che si trovano davanti, e ‘sporca’, cioè piena di turbolenze generate dalle vele stesse: si trova nei RIFIUTI!! (vedi figura sopra)
La conseguenza di ciò è che chi sarà davanti scapperà via come un fulmine e quelli dietro si dovranno rassegnare a perdere terreno (acqua) finchè non potranno ricevere aria pulita e dalla giusta direzione, cioè fino a quando non avranno più altre barche ‘davanti’.
Una soluzione a questo problema sarebbe quella di virare, ma provate voi a virare in mezzo a quaranta barche, tutte che ricevono il vento da dritta (mure a dritta, hanno precedenza su chi riceve il vento da sinistra…..)!!!
Se ci provate, avendo sopravvento altre barche molto vicine, la vostra bella barchetta si ritroverà variamente distrutta dalle prue delle suddette barche, quando va bene sarete denunciati alla giuria (a volte anche ai Carabinieri), e squalificati quando non ammanettati (sempre meglio che affrontare in presa diretta gli armatori inferociti cui avrete fatto il piccolo sgarbo di virare impropriamente……
E allora????
Allora dovrete aspettare il vostro turno per virare liberi, perdendo irrrimediabilmente acqua dai primi ( e questa regata purtroppo per voi, mi sa che non la vincerete…).
C’è chi, in virtù di questo problemino, PREFERISCE partire in una posizione non ottimale ma in posizione più libera e con vento pulito.
CHI AVRA’ RAGIONE?
Qui termina la lezione numero 1 sulla tattica di Regata.
Pensate che sia complicato?
Non vi angustiate, questa è la parte più semplice, quella complicata ve la spiegheremo quando l’avremo capita bene!
In realtà sarebbe tutto molto semplice, se non fosse che:
– dove vorresti stare tu (se hai capito l’essenza del ragionamento….), lì vorrebbero stare tutti gli altri
– tirare le arance al timoniere della barca sopravvento perchè ti permetta di virare serve solo a ricevere ritorsioni per tutta la regata
precedenze in regata– quando stai facendo uno splendido bordo diritto, arriva un’altra barca con a bordo il cugino di Pavarotti, che ti urla nelle orecchie a squarciagola:
ACQUAAAAAAAAA!!!!!!#*!#@!!!!!!
facendoti prendere un colpo e obbligandoti a cambiare direzione, rovinando irrimediabilmente quella bella scia che stavi tracciando sull’acqua.
Il termine ACQUAAAAAAAAA!!!!!!#*!#@!!!!!! va urlato esattamente come descritto, sennò l’altro non capirà le vostre intenzioni, a dire, più o meno:
” senti brutta bagnarola galleggiante, se non te ne sei accorta IO ho la PRECEDENZA, e se non mi fai passare senza che mi venga l’infarto rischiando le mie belle fiancate addosso alle tue, io ti inseguirò per tutto il campo di regata fino ad affondarti!”.
Ecco, questo è quello che si nasconde dietro il nautical style.
– nel disegno, è facile capire dove sta il vento …… nella realtà, prova a chiedere al tuo equipaggio: “viene da lì!”, “no, da là!”, “prendilo!”, “capo, viene da 380°!”, “ma che dici! lo vedo, viene da 166,234211!!!”
– nel disegno, è facile andare diritti! …nella realtà, come sappiamo dalle tracce del gps, quelle che disegnamo come rette hanno più curve di un circuito di formula 1!
– quando vuoi (vorresti) virare, non lo puoi fare a meno di ritorsioni di quello del tuo equipaggio che si strozzerà con il panino in bocca e quella che ti minaccerà di morte (meglio che ti prendi una guardia del corpo) perchè nella virata, per non cadere, ha dovuto mollare il telefonino, che adesso sta scambiando opinioni con le seppie……..
– che le Lay Line non sono disegnate sull’acqua con il gesso
– che , se la Ninfetta ci si mette, Eolo comincia a soffiare di qua, di là, più forte, più piano, impedendoti di raggiungere la maledetta boa!
Insomma , le cose non vanno sempre come avresti immaginato mentre ti mettevi la cerata.
Se avete delle domande tenetev……… vabbè, provate a chiedere e chissà, forse otterrete una risposta!:-))
BV (sta per: Buon Vento!)
Ora che sai tutto sulla partenza, vieni a farti un bel giro in barca, magari ti si schiariscono le idee:
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