Riprese VIDEO dei viaggi in barca a vela della “Barca di carta”

Riprese video a bordo della Barca di carta, video di navigazione, regate, amici, vita di bordo, di ambiente marino, video di delfini, video di mare.

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Bebè a bordo

Bambini in barca a velaRipresa video di un bebè di 15 mesi, Massimo, in barca a vela alle prese con la scala interna di accesso al pozzetto. I bambini, anche molto piccoli, non hanno problemi a bordo di una barca, trovano mille occupazioni e ne fanno la loro tana, ma occorre seguire i loro tempi e non perderli di vista!Un’esperienza appassionante, per genitori e figli, da consigliare!

IL SALUTO DEL DELFINO

Video di un delfino che corre incontro alla ‘Barca di carta’ saltando di schiena e si unisce al branco che già gioca sotto la carena. Non è raro in mare aperto in barca a vela incontrare cetacei e in particolar modo i delfini ma non è nemmeno frequente che questi nostri stupendi amici si manifestino con tale energia e voglia di vivere. In particolare l’esemplare ritratto è una Stenella. Mar Tirreno centrale, al largo.

BOCCHE DI BONIFACIO A VELA

Video di navigazione nelle Bocche di Bonifacio. Attraversare le Bocche in barca a vela con vento forte può essere molto divertente! Navigazione con vele ridotte con tre mani di terzaroli, sottovento all’isola di Lavezzi, la barca a vela scivola veloce sull’onda, di bolina.
Come testimonia il video, l’equipaggio è tranquillo e si gode le emozioni date dal vento. PIACERE PURO!

SCUOLA VELA A PONZA CON GLI AMICI ROMAGNOLI

Video di navigazione in un weekend a Ponza con il simpaticissimo equipaggio di nostri amici romagnoli. La giornata è perfetta per andare a vela, approfittiamo del bel vento per fare scuola vela intorno alle isole di Ponza e Palmarola, ripassare le tecniche di base, e farci 2 risate, …. alla romagnola!

ALLEGRIA A BORDO IN UNA VACANZA IN BARCA A VELA

Video di una vacanza in barca a vela. Estate, la barca di carta è in Corsica, l’equipaggio è allegro, la bellissima navigazione a vela, la musica di sottofondo, un ottimo aperitivo a base di Vermentino ci spinge ad improvvisare un siparietto danzante, con Nino a condurre i giochi a bordo! Una bellissima settimana di vacanza a vela in Corsica, qui siamo dalle parti di Roccapina,”…rotolando verso sud!”

APRIAMO LA ZATTERA DI SALVATAGGIO

Video di una esercitazione di apertura di una zattera di salvataggio in una lezione di scuola vela a Ostia con la Barca di carta. Usiamo una vecchia zattera autogonfiabile per simulare l’abbandono della barca per imminente pericolo di affondamento (con i debiti scongiuri, facciamo le corna!)
Non mancano le sorprese, come tali inaspettate , che aggiungeranno la giusta dose di adrenalina in un gioco da prendere sempre molto sul serio. Video integrale di tutta l’esperienza…. da ripetere!

DELFINI TURSIOPI NEL MARE DI ROMA

Video di delfini Tursiopi a Ostia, i delfini capitolini.
L’estate sta finendo, la barca di carta si prepara a rientrare ad Ostia dopo le belle vacanze estive in Sardegna e Corsica. Durante l’attraversata di ritorno, di circa 24 ore a vela, non abbiamo fatto incontri con i nostri amici cetacei, siamo un pò delusi. Siamo ormai in vista del litorale romano a nord di Ostia, iniziamo a preparare la barca per il rientro in porto, e, all’improvviso sentiamo il caratteristico rumore dei grandi pesci che saltano sull’acqua! Ma non sono pesci, è un bellissimo branco di Tursiopi che saltano e giocano intorno a noi. I Tursiopi sono delfini di grossa taglia di colore grigio scuro e nei dintorni di Ostia se ne trovano molti ormai stabili, i cosiddetti Delfini capitolini. Due delfini sono particolarmente attivi, probabilmente è un corteggiamento, uno ha una bella pancia rosa! Uno spettacolo che non dimenticheremo!

LA BARCA DI CARTA IN REGATA

Video di una regata durante il Corso Regata con il Campionato invernale a vela di Fiumicino. Una delle regate più impegnative del Campionato invernale, onda non molto alta ma vento teso. La Barca di carta corre di bolina con 2 mani di terzaroli mentre altre barche hanno i loro problemi e subiscono rotture per il vento forte.
Il nostro scottista Giancarlo nel lungo bordo immortala la rottura del fiocco di una barca avversaria. Noi siamo ben invelati, la barca è stabile e guadagniamo posizioni.

DELFINI GIOCANO CON LA BARCA A VELA

Video di delfini (Stenelle) che giocano con la barca a vela in navigazione. Le Stenelle sono delfini di piccola taglia con un caratteristico disegno sui fianchi a forma di onda e sono particolarmente giocherellone. Si posizionano a prua particamente attaccate allo scafo in navigazione e giocano con la barca, saltano, ti guardano mettendosi di pancia, ti rincorrono, una bellissima testimonianza di vita. Non è raro incontrarle nei dintorni delle isole Pontine, ormai la Barca di carta le conosce praticamente tutte!

LA GAG DI FLAVIA E ANDREA IN BARCA A VELA

Video di vita a bordo della barca a vela. Siamo in vacanza in Sardegna, costretti all’ancora da una giornata con vento molto forte che sconsiglia di prendere il mare. Flavia e Andrea improvvisano un video tratto da un’esperienza vissuta la mattina del giorno precedente.
Quando un collega velista entrando nella rada dove eravamo alla ruota per un bagno, fermi e in splendida solitudine, ha dato ancora a 3 mt da noi pur avendo km a disposizione, e costringendoci a mettere una cima a terra per evitare la collisione.
…”perchè qui, se vieni tra un’ora, sono tutti cima a terra!”
Haimè, anche tra velisti ci toccano di questi pezzi!

PONZAGIRLS ALL’APERITIVO AL FRONTONE – Ponza

Isola di Ponza, un bel weekend in barca a vela a giugno. Il sabato pomeriggio ci si trova tutti al Frontone per aperitivo e danze sulla spiaggia, con discoteca e DJ all’aperto. Una moltitudine di barche arriva per dare ancora nella bella rada accanto al paese, dove i taxiboat dell’isola prelevano i turisti a piedi, MOjito a volontà, si aprono le danze!

DELFINI A OSTIA – SETTEMBRE

Video di delfini Tursiopi a Ostia- Una bella sequenza di immagini di delfini che giocano e saltano intorno alla barca di fronte al litorale romano a Ostia. Riprese effettuate durante una delle uscite giornaliere della barca di carta a Roma.

Isola di Palmarola – Isole Pontine

Video a bordo della barca a vela a Palmarola, in un weekend a vela a cala del Porto (detta Cala francese), mentre si abbatte su di noi un acquazzone ed il resto dell’equipaggio è a terra – Mi leggi nel bicchiere!

martedì, Gennaio 16, 2018 admin Blog No comments
Avvistamento balene a Ponza – weekend a ottobre Una splendida vacanza autunnale in barca a Ponza ci regala giornate estive, temporali, fulmini, tonnetti e l’avvistamento di una magnifica Balenottera Azzurra con il suo piccolo! Cala Brigantina – scoglio Suvace – Barca di carta all’ancora Un piccolo racconto fotografico da uno splendido weekend autunnale della “Barca di carta” a Ponza e Palmarola, che ci ha regalato prima 2 giornate estive nella quasi totale assenza di barche e turisti, perfette per un bel trekking sull’isola di Palmarola, poi una giornata di temporali e fulmini passata all’ancora nel ridosso di cala Feola a Ponza, ed infine un ritorno verso casa con bel tempo coronato dalla pesca di un bel tonnetto e dall’avvistamento di 2 balenottere azzurre, mamma con il piccolo, che si sono esibite per noi in numerose emersioni ed immersioni nel loro placido cammino! Vedere le balene è uno spettacolo unico e indimenticabile, ci sentiamo veramente in debito: grazie mare!   {"Bottom bar":{"textstyle":"static","textpositionstatic":"bottom","textautohide":true,"textpositionmarginstatic":0,"textpositiondynamic":"bottomleft","textpositionmarginleft":24,"textpositionmarginright":24,"textpositionmargintop":24,"textpositionmarginbottom":24,"texteffect":"slide","texteffecteasing":"easeOutCubic","texteffectduration":600,"texteffectslidedirection":"left","texteffectslidedistance":30,"texteffectdelay":500,"texteffectseparate":false,"texteffect1":"slide","texteffectslidedirection1":"right","texteffectslidedistance1":120,"texteffecteasing1":"easeOutCubic","texteffectduration1":600,"texteffectdelay1":1000,"texteffect2":"slide","texteffectslidedirection2":"right","texteffectslidedistance2":120,"texteffecteasing2":"easeOutCubic","texteffectduration2":600,"texteffectdelay2":1500,"textcss":"display:block; padding:12px; text-align:left;","textbgcss":"display:block; position:absolute; top:0px; left:0px; width:100%; height:100%; background-color:#333333; opacity:0.6; filter:alpha(opacity=60);","titlecss":"display:block; position:relative; font:bold 14px Georgia,serif,Arial; color:#fff;","descriptioncss":"display:block; position:relative; font:12px Georgia,serif,Arial; color:#fff; margin-top:8px;","buttoncss":"display:block; position:relative; margin-top:8px;","texteffectresponsive":true,"texteffectresponsivesize":640,"titlecssresponsive":"font-size:12px;","descriptioncssresponsive":"display:none !important;","buttoncssresponsive":"","addgooglefonts":false,"googlefonts":"","textleftrightpercentforstatic":40},"Bottom left":{"textstyle":"static","textpositionstatic":"bottom","textautohide":true,"textpositionmarginstatic":0,"textpositiondynamic":"bottomleft","textpositionmarginleft":24,"textpositionmarginright":24,"textpositionmargintop":24,"textpositionmarginbottom":24,"texteffect":"slide","texteffecteasing":"easeOutCubic","texteffectduration":600,"texteffectslidedirection":"left","texteffectslidedistance":30,"texteffectdelay":500,"texteffectseparate":false,"texteffect1":"slide","texteffectslidedirection1":"right","texteffectslidedistance1":120,"texteffecteasing1":"easeOutCubic","texteffectduration1":600,"texteffectdelay1":1000,"texteffect2":"slide","texteffectslidedirection2":"right","texteffectslidedistance2":120,"texteffecteasing2":"easeOutCubic","texteffectduration2":600,"texteffectdelay2":1500,"textcss":"display:block; padding:12px; text-align:left;","textbgcss":"display:none;","titlecss":"display:block; position:relative; font:bold 14px Georgia,serif,Arial; color:#fff;","descriptioncss":"display:block; position:relative; font:12px Georgia,serif,Arial; color:#fff; margin-top:8px;","buttoncss":"display:block; position:relative; margin-top:8px;","texteffectresponsive":true,"texteffectresponsivesize":640,"titlecssresponsive":"font-size:12px;","descriptioncssresponsive":"display:none !important;","buttoncssresponsive":"","addgooglefonts":false,"googlefonts":"","textleftrightpercentforstatic":40},"Underneath center":{"textstyle":"static","textpositionstatic":"bottomoutside","textautohide":false,"textpositionmarginstatic":0,"textpositiondynamic":"bottomleft","textpositionmarginleft":24,"textpositionmarginright":24,"textpositionmargintop":24,"textpositionmarginbottom":24,"texteffect":"slide","texteffecteasing":"easeOutCubic","texteffectduration":600,"texteffectslidedirection":"left","texteffectslidedistance":30,"texteffectdelay":500,"texteffectseparate":false,"texteffect1":"slide","texteffectslidedirection1":"right","texteffectslidedistance1":120,"texteffecteasing1":"easeOutCubic","texteffectduration1":600,"texteffectdelay1":1000,"texteffect2":"slide","texteffectslidedirection2":"right","texteffectslidedistance2":120,"texteffecteasing2":"easeOutCubic","texteffectduration2":600,"texteffectdelay2":1500,"textcss":"display:block; padding:12px; text-align:left;","textbgcss":"display:block; position:absolute; top:0px; left:0px; width:100%; height:100%; background-color:#000b33; opacity:0.6; filter:alpha(opacity=60);","titlecss":"display:block; position:relative; font:bold 16px Georgia,serif,Arial; color:#fff;","descriptioncss":"display:block; position:relative; font:14px Georgia,serif,Arial; color:#333; margin-top:8px;","buttoncss":"display:block; position:relative; margin-top:8px;","texteffectresponsive":true,"texteffectresponsivesize":640,"titlecssresponsive":"font-size:14px;","descriptioncssresponsive":"display:none !important;","buttoncssresponsive":"","addgooglefonts":false,"googlefonts":"","textleftrightpercentforstatic":40}}Responsive WordPress Slider         I nostri Weekend a vela alle isole Pontine Prenota un’uscita giornaliera a vela! 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sabato, Marzo 03, 2018 admin Senza categoria 1 Comment
LA PATENTE NAUTICA DA DIPORTO Quando serve e perchè conseguirla La patente nautica da diporto non è indispensabile per condurre una barca. La patente certifica conoscenze che dovrebbero essere già state acquisite nel tempo e per iniziare a navigare non è il migliore dei modi Cercheremo di rispondere alle seguenti domande: – Quando serve la Patente Nautica? – Posso praticare la vela senza Patente Nautica? – Un corso di Patente Nautica insegna ad andare in barca? – Quando è opportuno prendere la Patente Nautica? – Posso comandare una barca a vela senza Patente Nautica? – Qual’è il percorso consigliato per arrivare ad un corso di Patente? Parleremo in questo articolo della Patente Nautica, più precisamente della Patente Nautica a vela e motore entro o oltre le 12 miglia per imbarcazioni a vela e motore. (Dopo i 24 mt di lunghezza si parla di NAVI e non più imbarcazioni, non ce ne interessiamo per il momento..) Non parleremo di argomenti tecnici e delle tematiche relative al conseguimento della patente nautica, di regole e normative, ma cercheremo solo di rispondere a qualche domanda che ognuno di noi si pone prima di intraprendere il cammino per conseguirla, ad es.: Quando serve la Patente Nautica? Perchè prendere la Patente Nautica? Senza Patente Nautica posso condurre una barca a vela? Le risposte che troverete rispecchiano il nostro personalissimo punto di vista, che potrebbe non corrispondere con quello di molti altri e rappresenta un semplice contributo/aiuto per chi si ponesse le stesse domande. Queste note prendono spunto da molti incontri diretti avuti in barca con tante persone che stanno studiando per conseguire la Patente nautica, che vorrebbero farlo, che già l’hanno conseguita. Incontri del tipo:” Ciao sei già andato in barca?” “Veramente ho la Patente vela-motore oltre…” “Aaah! Bene, perfetto! Allora mi daresti una mano? per favore cazzami la scotta-randa!” “Certo! …Dunque…. vediamo….scotta… scotta… questo nome l’ho già sentito…sarà questa….ha detto cazza…..mah,io ci provo.!” e apre lo stopper della drizza della randa, la vela precipita giù, lo skipper si maledice, panico a bordo! ( non è necessario che capiate il vero significato dei termini tecnici usati, basta capire il senso!). “Scusa! sai.. è un pò che non vado in barca…” “Non ti preoccupare, non è successo NULLA, quante uscite hai fatto finora?” “mah…. 6 uscite a vela per la patente….un weekend a Ponza con un mio amico skipper… il prossimo anno vorrei andare ai Caraibi per conto mio…” Aaaaaaaaahhhhhhhhh!!!!!!! Ristabilito bene o male l’ordine a bordo e collezionato un notevole numero di casi simili, ci si comincia a chiedere (oltre a diffidare un pò dei neopatentati e patentandi): perchè potenziali praticanti e appassionati di vela si precipitano direttamente sui banchi di scuola della Patente Nautica per qualche mese, piuttosto che sul traballante ponte di una barca a vela inclinata in navigazione con vento forte e mare mosso di bolina, giusto per capire cosa li aspetta? Conosco almeno una buona risposta: “è inverno, io lavoro, mica la sera posso andare in barca! e allora mi sono iscritto ad un corso di Patente Nautica, così mi porto avanti! faccio nuove amicizie, prendo ‘stà patente e poi quest’estate vedremo…!” Ottimo!…poi la randa viene giù…. Risultato: sicuramente avremo conosciuto facce nuove, avremo studiato tanta teoria tra vela e regolamenti, e saremo arrivati ad avere la patente nautica senza quasi essere montati in barca! Un pò come aver studiato come si costruisce un raffinato mobile di legno senza essere mai entrati in una falegameria o senza essersi mai sporcati con la colla o essersi massacrati il pollice a martellate per piantare un chiodo o aver provato ad usare un seghetto alternativo ed una pialla! E’ chiaro che solo in quel momento scoprirete di non sapere assolutamente nulla su come si lavora il legno e che tanta bella teoria serve a poco se non accompagnata, contestualmente, dalla pratica. Mi direte:…” ma stanno studiando proprio per poter fare, dopo, tutta l’esperienza del caso!”, il che ci porta subito ad individuare un primo equivoco: spesso si pensa che per imparare l’arte del navigare si debba necessariamente iniziare dalla patente, o che questa sia la prassi migliore, un pò come per la macchina. Avrete notato in molte scuole guida la scritta ‘corsi di patente Nautica‘, il che vi farà pensare implicitamente: barca=macchina, entro e chiedo! Al che sarete invitati e convinti a frequentare prima possbile il corso per entrare a far parte del magico mondo della vela ed uscirete con la vostra bella ricevuta di iscrizione al corso di Patente nautica! Peccato! Perchè se per poter guidare un’auto è necessario prendere PRIMA la patente di guida, altrimenti non saremmo autorizzati, MAI, a prendere in mano il volante dell’auto con il motore in moto! (unica eccezione quando si fa scuola guida), lo stesso NON VALE per le barche! Infatti venendo alla prossima domanda: Senza patente nautica posso condurre una barca per cui la stessa sia richiesta? Risposta:SI! Tutta l’esperienza pratica di conduzione di una barca a vela può essere fatta senza Patente Nautica, basta avere a bordo una persona più esperta che assuma il comando della barca con tutto ciò che ne consegue ( e che abbia la patente, se necessaria), e vi permetta di condurla, naturalmente. Non è come sulla strada, dove chi conduce il mezzo deve avere il titolo; in mare il titolo deve averlo chi si assume la responsabilità, non necessariamente il guidatore (gergo stradale!)! E sorge spontanea anche la seguente, fondamentale, domanda: Occorre necessariamente avere la patente Nautica per assumere il comando di una barca a vela? Risposta: NO. La Patente Nautica di cui parliamo serve per condurre(secondo la normativa vigente al 2015 in Italia) barche a vela con una potenza del motore superiore ad una soglia prefissata o per navigare ad una distanza dalla costa superiore alle 6 miglia nautiche. In tutti gli altri casi si può navigare senza Patente. Entro le 6 miglia nautiche dalla costa ( poco più di 10 km ) possiamo condurre barche anche piuttosto grandi senza Patente Nautica , come ad esempio molte barche tra i 10 ed i 12 mt, basta che abbiano un motore di potenza non superiore ai 40 cavalli (la norma è un pò più complessa ma per intenderci basta questa definizione). Nonostante ciò, visto che le responsabilità per la sua conduzione saranno le stesse anche senza patente, pochi se le prenderanno senza avere maturato la necessaria esperienza e le necessarie ore di navigazione e di studio. E, in effetti, nessuno lo farà senza conoscere abbastanza bene tutta la materia teorica che è oggetto di un corso di Patente nautica, ma che si pùò acquisire anche autonomamente con l’applicazione, lo studio ed il confronto, consolidati poi dal conseguimento della patente se desiderata. Che cosa si fa in un corso di Patente Nautica? In gran parte si studia e ci si prepara per sostenere un esame teorico di navigazione piana (semplificando, parliamo di carteggio, ovvero come determinare la nostra posizione stimata in mare, senza gps!, e la nostra rotta con gli strumenti di bordo, su una carta nautica) scritto ed orale, di normative, di codici della navigazione, e, in genere per ultimo,per sostenere un esame teorico-pratico di navigazione a vela, in mare, dimostrando di saper eseguire alcune manovre di base e di conoscere l’ABC, teorico, della vela. Molte lezioni in aula, poche lezioni in mare per permettervi però di eseguire poche manovre con un minimo di consapevolezza (non di sicurezza, quella verrà dopo molte più uscite pratiche inmare!). Per intenderci, un corso di Patente Nautica non è un corso di addestramento pratico in mare, non è un corso di navigazione pratica (lo è in minima parte), è un corso che cerca di prepararvi al meglio per superare un esame, non per affrontare al meglio, in pratica, ogni situazione che potrete ritrovare in mare (vi dice come affrontare una navigazione con tempo cattivo ma non vi porta in mare con tempo cattivo a sperimentare la teoria. Leggere un emozionante libro che parli di tempeste non è proprio la stessa cosa che trovarsi in mare con apprensione, paura, disagio, malessere, legati al timone, dovendo portare a casa barca ed equipaggio…). Sia chiaro che qui per semplificare parliamo sempre di ‘condurre’ una barca a vela ma che in realtà l’andar per mare implica una conoscenza più approfondita del mezzo, della tecnica e dell’ambiente circostante, che passerà sempre e soprattutto dall’esperienza pratica, accompagnata dallo studio. Ciò nonostante con qualche mese di studio e con poche uscite in barca, diciamo non più di 10 ma anche meno, mirate ad eseguire correttamente le manovre oggetto di esame, potrete avere la vostra patente. ( C’è da dire che l’esaminatore capirà subito che tipo di esperienza pratica avrete alle spalle al momento dell’esame, ma in genere potrete ottenere ugualmente la patente senza troppe difficoltà, magari ripetendo l’esame una o due volte). Bene! Avete finalmente la vostra Patente Nautica! e adesso?!? La patente vi autorizza alla conduzione della barca, di cui assumerete il comando con le conseguenti responsabilita a norma di Codice della navigazione, civili e penali, nei confronti di persone e cose che avranno a che fare con voi e la vostra navigazione. Ma la maggior parte dei Patentati non ha nessuna intenzione, nè la capacità, di prendersi questa responsabilità, e hanno ben ragione! Loro volevano imparare ad andare in barca, mica mettersi nei guai! Tranne pochi, una minoranza, che saranno arrivati alla Patente carichi di esperienza e consapevolezza e altrettanti che da quel momento intraprenderanno un percorso che li porterà ad utilizzare realmente l’agognata autorizzazione, al comando della barca. Concludendo: se siete incuriositi da quelle barche che lentamente solcano l’orizzonte, affascinati dalla navigazione che ha per combustibile il vento e per motore una vela bianca issata su un albero, se siete attratti dall’esperienza del vivere, mangiare e dormire dentro un guscio cullato dalle onde, se non vedete l’ora di mettere le mani su una barra o una ruota del timone, se vi rifiutate di accettare che tutte quelle corde servano a qualcosa, la prima cosa da fare è una sola: salite a bordo! navigate! Il resto verrà da sè. Potrete essere contagiati senza speranza e dopo un giusto periodo di rodaggio vi ritroverete sui banchi di un corso di Patente Nautica, oppure potreste scoprire che si, vi piace condurla e fare correttamente tutto ma farlo da skipper proprio non se ne parla, oppure che la cosa che vi piace di più a bordo è cucinare e fare il bagno: a bordo c’è posto per tutti! Non siamo nati tutti skipper! Allora, il nostro personalissimo consiglio è quello di ANDARE IN BARCA A VELA IN OGNI OCCASIONE, frequentare corsi di vela, per principianti, di perfezionamento, di deriva, su cabinato, quello che volete, ma iniziate per prima cosa ad andare in barca! Fate delle crociere, brevi, lunghe, al lago, al mare, con gli amici, con degli sconosciuti, fate tutte le esperienze di barca che vi sarà possibile. Imparate con umiltà e prendetevi tutto il tempo che serve ( non si impara ad andare in barca in 3 mesi, nemmeno in 6…) andate con il mare mosso, col mare calmo, con la burrasca con il sole e con la pioggia, accumulate esperienza e poi…..: PRENDETE LA PATENTE NAUTICA, SE ANCORA NE AVRETE VOGLIA! in questo modo vi sarà immediatamente chiaro il suo significato e tutti gli argomenti saranno un dejà vù e saranno un semplice ripasso o un approfondimento di ciò che avrete già sperimentato in pratica! BUON VENTO! SE QUESTO ARTICOLO TI E’ STATO UTILE, CLICCA SU ‘MI PIACE’! (function(d, s, id) { var js, fjs = d.getElementsByTagName(s)[0]; if (d.getElementById(id)) return; js = d.createElement(s); js.id = id; js.src = "//connect.facebook.net/it_IT/all.js#xfbml=1"; fjs.parentNode.insertBefore(js, fjs); }(document, 'script', 'facebook-jssdk')); ps: se ti serve fare pratica, prima o dopo la patente, o se vuoi solo salire sulla barca a vela: sei nel posto giusto!   Le Uscite giornaliere a Ostia in barca a vela I nostri Weekend a vela alle isole Pontine Iscriviti alla Newsletter! Vuoi ricevere aggiornamenti sulle attività a vela, uscite, Last Minute, offerte e weekend con un messaggio whatsapp sul tuo cellulare? Scrivici inviando il tuo numero di telefono invio messaggi gratuito con cancellazione immediata su richiestaC CONTATTACI!!!
lunedì, Marzo 12, 2018 admin Senza categoria No comments
TATTICA DI REGATA – LEZIONE 1 – LA PARTENZA Come effettuare la migliore partenza in regata, lezione 1: regata a bastone, boe, barca giuria, lay line, direzione del vento [contact-form-7 id=”2007″ title=”newsletter home”] Aiutaci a diffondere la nostra passione per la vela! <! FACEBOOK MI PIACE> <!Fine Facebook mi piace> Introduzione – Cenni storici sulla Regata La regata, è un gioco che nacque tempo fa tra 2 ragazzi polinesiani, Harègh e Hata, che facevano a gara, con le loro piroghe a vela lanciate nell’atollo, a chi arrivava primo al reef dove pescare il pasto del giorno. Era chiaramente una gara tra scansafatiche, che mentre tutto il villaggio era al lavoro già dalle prime luci del giorno, si trastullavano intorno alle loro piroghe per migliorarle e raggiungere la vittoria del giorno. Del pesce non poteva importargli di meno! Tutti sappiamo però che è così che nasce il progresso scientifico, chi ha troppo da lavorare non ha molto tempo per fare ricerca e migliorare i propri mezzi! Tant’è, gli sfaccendati contribuirono decisivamente all’evoluzione della nautica. Un giorno, mentre partivano per il reef, trovarono un grosso tronco nell’acqua catapultato dall’ultima ‘bomba d’acqua’ del periodo (il meteo già allora faceva i capricci, ogni tanto…), ed ebbero la superlativa idea di girargli intorno un paio di volte ( che ci arriviamo a fare fino agli scogli, rischiando di graffiare le nostre belle piroghe??? disse il primo, “Tanto sono già in molti a pescare, oggi” disse il secondo!), e idearono un percorso A BASTONE, in cui il bastone, o il tronco, venne sostituito da 2 noci di cocco ancorate al fondo. Ora, alle gare tra Harègh e Hata assistevano altri ragazzi sfaticati del villaggio, che non avendo una piroga e non avendo nessuna intenzione di costruirsene una, si proposero come arbitri delle gare, formando una specie di giuria delle gare. Non solo, visto che girare semplicemente intorno a 2 boe diventò presto un pò noioso, si proposero, oltre che come arbitri, pur di sfuggire al duro lavoro del pescatore, come ideatori di nuove regole per rendere le gare più complesse e divertenti: nacque così il Comitato di Harègh e Hata! Una regola tira l’altra, ben presto nacque un complicatissimo ed inestricabile, ancor oggi, regolamento, inaccessibile alle più fulgide menti del pianeta, che fu fonte di interminabili litigi e discussioni tra i 2 contendenti. Come avrete intuito, ben presto il perfido popolo invasore degli Occidentali, ad iniziare dagli Spagnoli e quindi dagli Inglesi, si impossessò di questo interessante meccanismo portandolo nella marineria Europea come se fosse una loro invenzione, ma ne mantennero almeno il nome che è pervenuto fino a noi leggermente modificato: la gara tra 2 o più barche, dal nome dei suoi ideatori, venne così chiamata REGATA, con il suo COMITATO DI REGATA e l’inaccessibile ai più regolamento conosciuto (Sconosciuto) come Regolamento Internazionale di Regata. Il percorso più comune per le regate sotto casa è quindi conosciuto come Regata a Bastone, dove le noci di cocco sono sostituite da più appropriate boe. Per diversi motivi…., il tempo libero oggi ce l’ hanno comunque in molti, e tutto sommato perchè non passarlo in mare in modo anche divertente dando sfogo anche a quello strato di competitività che non guasta? Eccoci quà, è domenica e ci siamo iscritti ad una bella regata a bastone vicino casa! Tralasciamo per ora lo studio approfondito del Regolamento e focalizziamoci su un solo aspetto, la PARTENZA! Quella che segue è una spiegazione tecnica sugli aspetti da conoscere per cercare di partire il meglio possibile, in un gioco al quale partecipano molte barche tutte insieme, in cui c’è un comitato che delimita con delle boe un ideale bastone attorno alle quali girare e delimita, sempre con delle boe, una linea di partenza da passare non prima che sia dato il relativo segnale: facile, no?? I professionisti non ce ne vogliano……. Avvertenza: non siamo sicuri che da qui in poi chi non ha mai visto o partecipato ad una regata riesca a comprendere quanto scritto, non ce ne vogliate, se sarete costretti ad abbandonare la lettura non ci offenderemo. LEZIONE NUMERO UNO – La PARTENZA in REGATA – partire al meglio ovvero ‘Ndò DEVO PARTI’????’ (scusate il romanesco, tradotto in italiano: dov’è meglio che io parta sulla linea per effettuare la migliore partenza e sperare di vincere la mia regata?) Terminologia: abbiamo detto che una regata a bastone è un percorso, detto Campo di Regata, che gira intorno ad un ipotetico bastone delimitato da 2 boe: una che accoppiata alla barca giuria definisce la ‘LINEA DI PARTENZA’, e una seconda che normalmente viene posta, ad inizio regata, ad una certa distanza dalla prima, esattamente CONTROVENTO (quell’esattamente dipende da quello che la giuria ha bevuto prima di salpare, e se in conseguenza di ciò al momento di misurare la direzione del vento non sia in preda al più devastante dei mal di mare). BENE! Ora vogliamo cercare di capire dove posizionarci sulla linea, al momento del VIA! per avere un vantaggio sugli altri concorrenti. LAY LINE: l’andatura di bolina stretta che conduce direttamente in boa di bolina (la boa controvento), ciòè la linea ottimale per raggiungere con una sola linea ‘diritta’ la boa, che dovremo aggirare per tornare indietro. Avrete intuito perchè la boa viene messa controvento: per impedire che una barca a vela la possa raggiungere con un solo bordo, visto che le barche a vela controvento non ci possono proprio navigare ( i motoscafi si!). E’ un modo per complicare il gioco, gli amici di Harègh e Hata erano veramente perfidi! Supponiamo in questo caso che le 2 barche siano uguali, e che possano risalire il vento al massimo lungo delle linee corrispondenti alle 2 Lay Line. Per gli sprovveduti, questo modo di navigare si chiama di BOLINA STRETTA, stretta perchè l’angolo tra la barca ed il vento è il più stretto possibile (vedi il corso online per principianti). Domanda: “ma perchè le Lay Line sono 2 ?!?” Risposta:”Perchè le vele le metto dove mi pare: a destra (dritta) per percorrere la Lay Line di sinistra, a babordo per percorrere l’altra: chiaro?!!!” (babordo non si usa, tranquilli, si può dire sinistra!). Gli schemi che seguono dovrebbero essere comprensibili a tutti i laureati in ‘geometria navale’, gli altri facciano quel che possono. Preghiera: non chiedeteci spiegazioni sulle basi della geometria, sugli angoli, sui triangoli isosceli e sui parappaparallellebipedi, abbiamo già sofferto abbastanza al liceo. La DOMANDA CHE CI PONIAMO è: visto che la linea di partenza è abbastanza lunga, HO UN VANTAGGIO se  parto (ci provo..!) più sulla destra, vicino alla barca giuria, oppure più a sinistra, vicino alla boa?? La RISPOSTA è: DIPENDE! Figura 1 – Linea di partenza regolare con vento perpendicolare   Spiegazione della figura 1 L’ipotesi di partenza è che sulla barca giuria stiano tutti abbastanza bene, e che abbiano posizionato correttamente la boa di bolina rispetto alla linea di partenza, cioè con il vento esattamente perpendicolare alla linea di partenza. Come facciamo a saperlo?? Semplice: bussola a portata di mano, ci mettiamo sulla linea di partenza con la barca allineata ad essa, puntiamo la bussola a prua e prendiamo nota; quindi portiamo la prua della nostra barca controvento, in una zona libera da altre barche, puntiamo la bussola e riprendiamo nota. Se le 2 misure prese si discostano di circa 90 gradi la linea sarà perpendicolare. Le barche, blu e verde, al VIA passano la linea nello stesso momento, virano e vanno verso la Lay line di dritta: qual’è partita meglio? Possiamo verificare, anche visivamente, che, se il vento è perpendicolare alla linea di partenza, la somma dei segmenti percorsi da 2 barche che partano in 2 punti diversi della linea è sempre la stessa. A decidere chi arriva prima saranno quindi altri fattori(eh, eh..). Tattica di regata – REGOLA: alla domanda fondamentale della lezione: “‘Ndò devo partì???’, possiamo rispondere in questo caso , senza tema di smentita:“ma parti ‘ndò te pare!!!“, terminologia nautica comprensibile, pensiamo, ai più. Nella figura 1 è contemplata anche l’ipotesi (linee rosse), che la boa controvento non sia piazzata ortogonalmente al centro della linea di partenza per valutarne le eventuali conseguenze: le Lay line cambiano di posizione ma la risposta al quesito iniziale è sempre la stessa (nel caso descritto in figura, in certi casi limite potrebbe non essere così, cercateli!). Abbiamo complicato il disegno sovrapponendo le 2 ipotesi perchè altrimenti il foglio rimaneva prevalentemente bianco e immediatamente comprensibile, e non ci avremmo fatto una gran bella figura, perchè la vela deve essere Complicata. Figura 2 – il vento non è ortogonale alla linea di partenza Spiegazione della figura 2 Sulla barca giuria ci sono problemi, è evidente! Il vento non è perpendicolare alla linea di partenza già prima della partenza! Non indaghiamo sulle cause. Una barca che parta, sulla linea di partenza, più vicino al lato da dove proviene il vento, in questo caso a destra (dritta), percorrerà meno distanza rispetto ad una che parta sulla sinistra! Senza chiamare in ballo logaritmi e derivate, lo si evince semplicemente misurando i lati percorsi dalle 2 barche: a1=a2 – b1=b2 – avanza il tratto C: la verde dovrà percorrere una distanza in più della blu pari al segmento C, e la blu le passerà davanti. Forza col righello e non fate domande inutili! Ricordate che le barche possono risalire il vento al massimo con andature corrispondenti alle 2 Lay Line o a loro parallele. Tattica di regata – REGOLA: parti dal lato da dove tira il vento! Figura 3.1 – caso 1 – il campo è posizionato correttamente ed il vento salta dopo la partenza   Spiegazione della figura 3.1 Come sappiamo, nella realtà non c’è solo la barca giuria a decidere dei nostri destini, anche Eolo fa sempre la sua parte, e dipenderà da come si sarà alzato quella mattina. A volte è pigro, s’appoggia al cuscino e soffia sempre nella stessa direzione, non c’è problema, siamo nel caso della figura 1 e 2. A volte però, c’è una ninfetta che gli fa il solletico, ed ecco che girandosi o saltando sul cuscino il vento cambia di direzione! (se le cose non vanno come dovrebbero, le ninfette hanno sempre un pò di responsabilità, non si può chiedere ad Eolo di non soffrire il solletico.) Se questo succede durante una regata, alcuni concorrenti saranno spacciati! Infatti, se siamo partiti con Eolo che soffiava pigramente diritto sulla linea, determinando la Lay Line ‘a’, ma poi la ninfetta è intervenuta ed Eolo ora soffia da dritta rispetto a prima, che succederà alle barchette Blu e Verde? Succederà che le nuove Lay Line ‘b’, che non sono altro che 2 linee con lo stesso angolo rispetto al vento, quello che possono percorrere le 2 barche, si saranno spostate ruotando in senso orario insieme ad Eolo. EMBE’??? Embè, guardate le linee percorse: a1 e a2, sono state percorse con il vento iniziale, b1 e b2 dopo l’effetto della ninfetta. Ci vuole un’equazione trigonometrica per fare la somma e decidere chi è che ha fatto più strada? Vai col righello! Tattica di regata – REGOLA: se il vento salterà, sarà meglio farsi trovare dal lato dove questo avverrà! Infatti, per raggiungere questo scopo, i più consulteranno compulsivamente nei 3 giorni precedenti la regata tutti i siti meteo del pianeta, alla ricerca della risposta; gli smartphone andranno a fuoco, e, visto che i siti meteo si scopiazzano uno con l’altro per non fare figuracce (alla peggio la facciamo tutti insieme….), ma anche perchè non hanno tutti stì soldi per fare complessi calcoli matematici (i famosi ‘modelli’ non sottintendono i ‘modelli matematici’, sono proprio ‘modelli’ che dopo la sfilata vengono ingaggiati a basso costo per la previsione meteo del giorno), tutti andranno gioiosamente dalla stessa parte. Meno uno, il solito separatista che per farsi notare va controcorrente per principio, quello che proprio ‘io, in mezzo a quel casino, non ci parto nemmeno se vi fate verdi!’, che se ne è andato quindi dall’altra parte! Ecco, da quella parte girerà il vento, e l’ignaro vincitore della regata sarà interpellato come il più stravolgente interprete del meteo moderno ( e farà la sua fortuna perchè da quel momento, a parte la vittoria immeritata, darà il suo parere sul meteo in tutte le trasmissioni di scacchi, ma stavolta a pagamento). Figura 3 – caso 2 – il campo è posizionato correttamente ed il vento salta dopo la partenza, ma dopo che la barca blu ha superato la Lay Line   Spiegazione della figura 3.2 Questo caso non riguarda la partenza, ma la condotta della regata. Dovremmo essere già quindi nella lezione 2, ma consideriamolo un bonus. C’è ancora una possibilità per tutti i polli del caso precedente che saranno partiti dalla parte sbagliata. Quella che la ninfetta di turno dia fastidio a Eolo un pò più tardi rispetto al caso 1, mentre la barca blu sta dirigendosi direttamente sulla Lay Line 1.. Cioè, quando il nostro genio del meteo avrà oltrepassato quella che diventerà, dopo il salto di vento, la nuova Lay Line T2. Questo vorrà dire che il suo percorso sarà un pò più lungo del dovuto, avrà fatto inutilmente della strada in più, e di questo cercheranno di approfittare i ‘polli’ assetati di vendetta. Questi infatti vireranno esattamente sulla nuova Lay Line, mentre il blu virerà avendola oltrepassata. Misurando il percorso a1+b1 e confrontandolo con quello a2+b2+b3, in una posizione finale più o meno equidistante dalla boa al vento, si vedrà che le distanze saranno simili. Ma, c’è sempre un ma…, la barca blu percorrerà il secondo tratto con un angolo al vento maggiore rispetto alla barca verde, che avendolo più ‘stretto’ andrà più piano, e quindi, in questo caso, dovrebbe spuntarla comunque il genio del meteo. Se non sapete che una barca di bolina stretta va più piano di una in bolina larga, non capisco che ci facciate su questa pagina…. Tutto dipenderà, comunque, da quanto e quando girerà il vento, e di conseguenza da quanto si sarà trovato ‘fuori campo’ il genio, nella nuova situazione. Tattica di regata – REGOLA: se pensi che il vento girerà, stai dalla parte dove girerà il vento, ma non andare troppo, nella fase iniziale, verso la Lay Line, la potresti pagare! Regola n.2: molto dipende dall’azione delle ninfette. Figura 4 – stare nei ‘rifiuti’ BENE! Ora sappiamo dove partire. Il problema è che , quando si faranno tutti furbi avendo studiato a fondo quanto qui descritto, vorranno partire tutti dalla stessa parte, e in 40 ammassati in pochi metri d’acqua si sta un pò stretti. Il più bravo di tutti sarà sulla linea nel punto migliore al VIA, e gli altri? Molti saranno imbottigliati in mezzo a un putiferio di gente che urla a squarciagola cercando si salvare la barca, altri dovranno aspettare con pazienza che passi la buriana per poter partire: perché? Occorre pensare che mentre chi è davanti riceve aria ‘pulita’, chi è dietro riceve MENO aria, deviata in direzione dalle vele che si trovano davanti, e ‘sporca’, cioè piena di turbolenze generate dalle vele stesse: si trova nei RIFIUTI!! (vedi figura sopra) La conseguenza di ciò è che chi sarà davanti scapperà via come un fulmine e quelli dietro si dovranno rassegnare a perdere terreno (acqua) finchè non potranno ricevere aria pulita e dalla giusta direzione, cioè fino a quando non avranno più altre barche ‘davanti’. Una soluzione a questo problema sarebbe quella di virare, ma provate voi a virare in mezzo a quaranta barche, tutte che ricevono il vento da dritta (mure a dritta, hanno precedenza su chi riceve il vento da sinistra…..)!!! Se ci provate, avendo sopravvento altre barche molto vicine, la vostra bella barchetta si ritroverà variamente distrutta dalle prue delle suddette barche, quando va bene sarete denunciati alla giuria (a volte anche ai Carabinieri), e squalificati quando non ammanettati (sempre meglio che affrontare in presa diretta gli armatori inferociti cui avrete fatto il piccolo sgarbo di virare impropriamente…… E allora???? Allora dovrete aspettare il vostro turno per virare liberi, perdendo irrrimediabilmente acqua dai primi ( e questa regata purtroppo per voi, mi sa che non la vincerete…). C’è chi, in virtù di questo problemino, PREFERISCE partire in una posizione non ottimale ma in posizione più libera e con vento pulito. CHI AVRA’ RAGIONE? Qui termina la lezione numero 1 sulla tattica di Regata. Pensate che sia complicato? Non vi angustiate, questa è la parte più semplice, quella complicata ve la spiegheremo quando l’avremo capita bene! In realtà sarebbe tutto molto semplice, se non fosse che: – dove vorresti stare tu (se hai capito l’essenza del ragionamento….), lì vorrebbero stare tutti gli altri – tirare le arance al timoniere della barca sopravvento perchè ti permetta di virare serve solo a ricevere ritorsioni per tutta la regata precedenze in regata– quando stai facendo uno splendido bordo diritto, arriva un’altra barca con a bordo il cugino di Pavarotti, che ti urla nelle orecchie a squarciagola: ACQUAAAAAAAAA!!!!!!#*!#@!!!!!! facendoti prendere un colpo e obbligandoti a cambiare direzione, rovinando irrimediabilmente quella bella scia che stavi tracciando sull’acqua. Il termine ACQUAAAAAAAAA!!!!!!#*!#@!!!!!! va urlato esattamente come descritto, sennò l’altro non capirà le vostre intenzioni, a dire, più o meno: ” senti brutta bagnarola galleggiante, se non te ne sei accorta IO ho la PRECEDENZA, e se non mi fai passare senza che mi venga l’infarto rischiando le mie belle fiancate addosso alle tue, io ti inseguirò per tutto il campo di regata fino ad affondarti!”. Ecco, questo è quello che si nasconde dietro il nautical style. – nel disegno, è facile capire dove sta il vento …… nella realtà, prova a chiedere al tuo equipaggio: “viene da lì!”, “no, da là!”, “prendilo!”, “capo, viene da 380°!”, “ma che dici! lo vedo, viene da 166,234211!!!” – nel disegno, è facile andare diritti! …nella realtà, come sappiamo dalle tracce del gps, quelle che disegnamo come rette hanno più curve di un circuito di formula 1! – quando vuoi (vorresti) virare, non lo puoi fare a meno di ritorsioni di quello del tuo equipaggio che si strozzerà con il panino in bocca e quella che ti minaccerà di morte (meglio che ti prendi una guardia del corpo) perchè nella virata, per non cadere, ha dovuto mollare il telefonino, che adesso sta scambiando opinioni con le seppie…….. – che le Lay Line non sono disegnate sull’acqua con il gesso – che , se la Ninfetta ci si mette, Eolo comincia a soffiare di qua, di là, più forte, più piano, impedendoti di raggiungere la maledetta boa! Insomma , le cose non vanno sempre come avresti immaginato mentre ti mettevi la cerata. Se avete delle domande tenetev……… vabbè, provate a chiedere e chissà, forse otterrete una risposta!:-)) BV (sta per: Buon Vento!) Ora che sai tutto sulla partenza, vieni a farti un bel giro in barca, magari ti si schiariscono le idee: Le nostre Uscite giornaliere a Ostia Prenota un’uscita giornaliera in barca a vela! Corso Regata – Campionato invernale Fiumicino Iscriviti alla Newsletter! SCRIVICI!